Il quartiere Flaminio, situato a nord di Roma, tra la via Flaminia e il Tevere, prende il suo nome dalla famosa strada che lo attraversa. Prima del XIX secolo, l’area dove si trova il quartiere era disabitata e frequentemente allagata dal fiume Tevere. Tuttavia, tutto cambiò nel 1905 quando la Società Automobili Roma costruì degli impianti e bonificò l’intera zona, consentendo una graduale urbanizzazione. Grazie all’Esposizione Internazionale del 1911, il quartiere divenne un importante polo culturale con numerosi musei, teatri, luoghi sportivi come lo Stadio Nazionale e l’Ippodromo dei Parioli, e centri polifunzionali come l’Auditorium parco della Musica.
Inoltre, il quartiere è ricco di sedi espositive come la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e il Museo Etrusco di Villa Giulia, così come di aree ricreative e commerciali. Un’importante galleria d’arte contemporanea è il MAXII, che ospita collezioni permanenti e mostre, nonché spazi per il relax come la caffetteria e la libreria. Il quartiere è caratterizzato da imponenti edifici storici, tra cui il Ministero della Marina, piazze, chiese, monumenti e il ponte Milvio, che è diventato molto popolare negli ultimi anni. Una strada residenziale del quartiere, via Bernardo Celentano, è soprannominata dai romani “la piccola Londra” perché ricorda le stradine inglesi, con villette a schiera con colorati portoni in legno e piccole scale che conducono all’entrata. Questa strada nacque nei primi decenni del ‘900 per dare alloggio agli alti impiegati e ai burocrati delle numerose sedi politiche ed amministrative sparse sul territorio e fu poi riqualificata da un sindaco anglo-italiano che cercò di lanciare Roma nell’ottica di una metropoli più europea, modernizzando il tessuto urbano.
Il prezzo medio per la vendita si aggira intorno ai 5.932 €/mq, ma molto dipende dalle vie e soprattutto dalle palazzine in cui sono collocati gli appartamenti.
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